L’ integrazione di tutti i dati raccolti direttamente a studio consiste nel perfetto allineamento ed accoppiamento tra immagini radiologiche 3D ed il modello virtuale tridimensionale ottenuto dalla scansione, ovvero l’impronta dell’arcata. 

Ne deriva un modello virtuale iperrealistico che consente la simulazione dell’inserimento degli impianti accuratamente valutato dallo stesso medico che esegue l’intervento chirurgico sulla base della propria esperienza e sull’evidenza di un anatomia ben visibile .

Ciò gli permette di arrivare al giorno della chirurgia di conoscere approfonditamente sia l’anatomia del caso specifico sia le eventuali criticità relative ma soprattutto quali sono i target biomeccanici di quel paziente che permettono un carico immediato di successo.

L’ aiuto di un potente software dedicato  permette la selezione del sito più conveniente su base densiometrica dell’osso del paziente.

Il trasferimento del progetto su dima chirurgica di alta precisione consente al chirurgo ed al team di affrontare l’intervento nel migliore dei modi.

Dott. Daniele Pomponi

Nel caso in questione è stato pianificato l’inserimento di 6 impianti e delle loro connessioni protesiche .

Una volta realizzata la dima, ogni impianto è stato posizionato ed a distanza di 24ore fissata la protesi provvisoria.

Cosa significa full digital

Prima della rivoluzione digitale nel settore dentale le progettazioni della fase chirurgica e protesica hanno ricevuto  gradatamente il contributo dei software . Nel tempo il progresso ci ha consentito di pianificare per primo il sorriso con il minimo sforzo e da qui la valutazione di quale possa essere la possibilità che può avere il chirurgo di posizionare in profontità una struttura valida dal punto di vista strutturale e dell’adeguatezza biologica.

Full digital e’ un procedimento che nasce dall’allineamento paziente-software, attraversa una chirurgia guidata dal software  e termina nella direzione contraria, rilevando i dati di un provvisorio su impianti che e’ piaciuto al dentista ed al paziente che nella fase finale non devono fare altro che chiedere alla macchina di realizzare lo stesso motivo con materiale permanente, duraturo e decisamente piu bello del provvisorio.

La macchina legge e pone il laboratorio in una posizione di certezza sul manufatto da realizzare.

La stampa digitale 3d fara’ il resto con precisione impressionante.

Oggi, e mai come prima sappiamo prima di cominciare come terminerà la nostra riabilitazione.

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a sinistra la situazione iniziale.

Un caso limite per quantità e qualità ossea . Il progetto di 8 impianti ognuno con un design dedicato ha permesso di distribuire i carichi  sugli 8 pilastri;  a fine lavoro tutti andati a buon fine in carico immediato con una perfetta distribuzione degli spazi per una corretta igiene . Un caso eccezionale ultimato con una protesi monolitica in zirconio avvitata.

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