E’ ormai consolidata nei miei studi la prassi di progettare se possibile il full arch dell’ arcata superiore su un numero di 6 impianti .
Situazione iniziale. Paziente maschio 45 anni scontento per il disagio estetico e funzionale. Si presenta assolutamente motivato e consapevole della situazione terminale dei suoi denti, che ad eccezione dell’ elemento 23 si presentano mobili . Si pianifica un full arch superiore su impianti e per l’arcata inferiore una riabilitazione con protesi mobile parziale in attesa di tornare in futuro sull’argomento per una soluzione fissa.
In questa progettazione come in tutte le altre il software fornisce sulle basi della cbct i dati densiometrici dell’osso. Eseguire questi interventi al pc dopo oltre 15 anni trascorsi ad eseguire chirurgia implantare in prima battuta mi permette di integrare alle mie conoscenze il grande vantaggio di sfruttare le doti anatomiche del mascellare in oggetto ed evitarne i suoi siti critici. Il cervello umano funziona da torre di controllo sulle informazioni tridimensionali e bidimensionali osservabili nei piani assiali panoramici e sezionali evidenziati nel modello virtuale.
E’ il giorno dell’intervento, le dime sono pronte e lo staff in questi casi è al completo. L’intervento può durare dalle due alle quattro ore ; il paziente e gli operatori possono fermarsi in qualsiasi momento per esigenze varie e riprendere i lavori. L’anestesia locale è più che sufficiente per non avvertire alcun dolore e non è necessaria alcuna preparazione farmacologica particolare se non una copertura antibiotica .
Alla fine dell’inserimento e delle verifiche radiologiche è stata rilevata un impronta analogica per la realizzazione della protesi fissa provvisoria.
Sebbene i tempi permettano di consegnare la protesi provvisoria in giornata, se e quando possibile si consiglia al paziente nella maggior parte dei casi di tornare dopo 24-48 ore dalla fine dell’intervento . In questo modo operatori e paziente saranno ben riposati al momento della consegna e il laboratorio avrà più tempo per la fabbricazione della protesi.
Sono passati tre mesi e quelli che vedete sono i tessuti ad avvenuta guarigione ed al controllo ogni impianto mostra ottima integrazione.
Si procede alla scansione digitale, il software permette di rilevare i parametri occlusali e le linee estetiche già ottenute col provvisorio fissandone i valori e riportandoli sulla base del nuovo workflow.
pochi giorni e le protesi monolitiche in BIO HICP sono pronte per essere avvitate
La protesi è in funzione con soddisfazione del paziente e di tutti gli operatori.
si torna a sorridere